La fortuna di Beky...

Vicky e Sabrina. Dietro di loro, il creato.

Si può invidiare un albero, un sasso o uno spicchio di cielo? Io credo di si. Ricordo di aver invidiato un falco, sui cieli tersi di Canyonlands, nello Utah, mentre ammiravo il letto del Green River. Io ero inchiodato sulla spalletta di un overlook e non potevo andare oltre, senza precipitare nel vuoto.

Lui se ne stava lassù, placido, a volteggiare sopra di me abbarbicato alla balaustra di roccia. Avevo l'impressione che mi guardasse, che mi fissasse addirittura e che compatisse la mia incapacità di staccarmi da terra per volare con lui.

Domenica 20 giugno 2010: sono a Canyonlands (Utah) e osservo stregato il Green River

Il rapace continuò a squadrarmi a lungo, ogni mezzo giro, prima di emettere il suo richiamo e sparire verso il nulla. Salendo e scendendo i colli attorno a La Thuile mi è capitato di vedere marmotte, daini, volpi e poi falchi, poiane, aquile. Nel contesto ho invidiato ognuna di quelle bestiole, la loro libertà, la loro semplicità nel relazionarsi con la natura. Con il vento, con il sole, la luna. Con me.

E qui arriva Beky. 

Ti salta addosso, ti abbraccia con le sue zampone pelose. 

La prima volta che l'ho vista sgambettava felice sulla neve fresca nel cortile di casa Sarteur, inverno 2010. Poi, nell'ultima gita valligiana, mi ha riconosciuto, coccolato, riempito il cuore d'affetto e le guance di saliva. Ha capito che sono un amico dei padroni: amico suo.

Invidio la sua spensierata esistenza. Il primo pensiero di Sabrina al mattino, l'ultimo di Paolo alla sera.

Con la moto c'entra poco, ma io non sono solo moto. 

Lotto con tutto me stesso solo per il mio equilibrio, contro lo stress di una vita che non mi piace più, di un lavoro per il quale ho perso passione, ardore e anche un po' di voglia.

Speravo di trovare un segno, tra una curva e l'altra. 

Ho trovato la luce negli occhi di Beky.

Occhi fortunati, perché vedono tutto questo... Come non invidiarti, Beky?

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